Comieco

27° Rapporto Annuale Comieco

Il 27° Rapporto Annuale di Comieco delinea una situazione italiana caratterizzata da un andamento ovunque positivo, i volumi complessivi di raccolta comunale crescono di oltre 110mila tonnellate, segnale importante dopo lo stop registrato con i dati del 2020.

Al Nord i dati mostrano come si sia tornati ai livelli 2019 recuperando completamente il passo falso del 2020. La raccolta cresce di 36mila tonnellate (+2%), con Liguria e soprattutto Emilia Romagna a trascinare la ripresa. Quest’ultima, con oltre 88 kg/anno di raccolta pro-capite, si colloca anche in testa alla graduatoria a livello nazionale. Una menzione particolare per la Lombardia che con oltre 570mila tonnellate è il bacino regionale più rappresentativo in termini di volumi raccolti.

Il Centro, che nel passaggio da 2019 al 2020 era sceso di oltre 20mila tonnellate, fa registrare un +37mila ton (+4,5%) recuperando con gli interessi quando era stato perduto. Anche in questo caso il traino viene da un territorio che ha il riciclo nel proprio DNA. La Toscana, grazie alla ripresa dei flussi turistici ma anche a interventi sui servizi, contribuisce per quasi il 50% alla crescita d’area e con oltre 85 kg/ab si posiziona al secondo posto nazionale della raccolta pro-capite.

Il Sud conferma anche nel 2021 l’aumento della raccolta differenziata di carta e cartone, e il suo percorso di recupero nei confronti delle macro aree Nord e Centro con 38mila tonnellate in più: una crescita del 4,3%, migliore di quanto fatto l’anno precedente. Il salto più consistente è quello della Sicilia che con +14mila tonnellate supera i 40 kg/ab per la prima volta nella sua storia, contribuendo per ben 1/3 alla crescita del Mezzogiorno e per il 13% alla crescita complessiva nazionale. Il modello però è quello della Sardegna che con oltre 60 kg/ab guida la classifica pro-capite al meridione ed è in linea con il dato medio nazionale. Se tutto il Sud raccogliesse come l’isola dei nuraghi si arriverebbe a una raccolta complessiva di oltre 1,2 milioni di tonnellate rispetto alle 940mila attuali.