Federazione Carta e Grafica

Assemblea 2019 Federazione Carta e Grafica, le carte del futuro

Girolamo Marchi (Assocarta) è il nuovo presidente della Federazione.

Sostenibilità, innovazione e competenze sono stati i temi al centro dell’Assemblea annuale della Federazione Carta e Grafica. Un’occasione per fare il punto della situazione a due anni dalla sua nascita e per delineare i progetti futuri.

L’incontro ha segnato anche il primo impegno ufficiale del nuovo presidente, Girolamo Marchi, che raccoglie il testimone da Pietro Lironi.

Dal sogno di oggi alla realtà di un’Italia del futuro che per concretizzarsi dipende dalle scelte che si operano ora a livello politico e industriale: inizia così, con un video di Confindustria dedicato proprio a questo auspicato domani, l’Assemblea annuale della Federazione Carta e Grafica che si è svolta a Milano, presso l’Hotel Melià, il 26 giugno 2019. Un video ben augurante che indica il punto di partenza; indica l’oggi. Ed è qui che si trova la Federazione Carta e Grafica.

Dalla sua nascita, avvenuta due anni fa, si è impegnata su numerosi fronti combinando le forze delle diverse anime che la compongono. «Nei quattro anni in cui abbiamo lavorato al progetto della Federazione per poi vederla nascere, abbiamo sognato e lo abbiamo fatto per creare insieme il futuro. Abbiamo unito tre associazioni, ognuna con i propri valori e capacità, e siamo riusciti a dare vita al progetto federativo, di cui sono molto orgoglioso» dichiara Pietro Lironi (Assografici) che proprio in questa occasione, ringraziando l’intera struttura per il lavoro svolto durante il suo mandato, passa il testimone al nuovo presidente della Federazione, Girolamo Marchi (Assocarta).

Sfide e progetti

Al progetto federativo, sottolinea il past president Lironi, si è lavorato tanto, ma c’è da fare ancora molto, «un lavoro importante e difficile, perché tra le priorità della Federazione ci dovrà essere sempre la capacità di comunicare, di avere peso sul mercato, anche a livello politico. Credere nella Federazione è l’unico modo per portare avanti la nostra filiera e farle avere un peso sociale ed etico in questo paese che ha bisogno di industria e di continuare a essere la seconda manifattura in Europa» dichiara, sottolineando come occorra continuare a dialogare con le istituzioni nazionali ed europee, trovando nuovi terreni e nuove forme di confronto.

La Federazione, con un fatturato annuo complessivo di 24,9 miliardi di euro, pari all’1,4% del Pil, rappresenta una voce importante del settore manifatturiero italiano, cresciuta complessivamente nel 2018 del 2,4%.

Ad oggi riunisce 18mila aziende – in cui operano quasi 172mila addetti –, suddivise nei diversi settori che la compongono – dal mondo cartario, rappresentato da Assocarta, a quello della produzione di macchine per grafica, cartotecnica e converting, rappresentato da Acimga, fino ai comparti grafico, cartotecnico e di trasformazione della carta, rappresentati da Assografici.

Oltre a intensificare le relazioni istituzionali con Governo, Parlamento e istituzioni tanto in Italia quanto in sede europea, i numerosi progetti in corso vedranno la realizzazione nei prossimi due anni, dichiara il neo presidente Marchi. Le priorità, spiega, sono la comunicazione, la formazione, la bioeconomia e l’economia circolare. «Quest’ultima rappresenta la vera sfida. L’innovazione di prodotto, materiali e processi diventa opportunità per lo sviluppo di nuovi mercati e per rispondere a nuove esigenze che si vanno profilando sul mercato» con prodotti in carta che sostituiscano altri materiali o che vi si alleino nello sviluppo di un packaging multiuso.

Nell’ambito delle attività della Federazione «si conferma anche l’importanza del ruolo dei direttori delle associazioni per orientare le tre strutture e gli associati verso obiettivi comuni. L’augurio è che si possa continua a lavorare su progetti condivisi mettendo a fattor comune le nostre esperienze» conclude il neo presidente prima di passare la parola al consigliere Aldo Peretti (Acimga).

Nello specifico Peretti descrive quanto raggiunto dalla Federazione in ambito di innovazione tecnologica che, con l’applicazione del piano Industry 4.0, «è uno dei temi portanti della nostra azione» afferma. Lo scorso anno si è conclusa la prima parte del progetto “Industria 4.0. Istruzioni per l’uso” presentato all’assemblea 2018 e ora la Federazione sta proponendo ulteriori percorsi: «insieme a SDA Bocconi stiamo accompagnando gli associati di tutta la filiera verso la produzione 4.0 e, in parallelo, in un’ideale metafora con i nuovi paradigmi della produzione, realizziamo come Federazione un nuovo modello di servizio con osmosi continua di competenze e comunicazioni fra le associazioni». Per quanto riguarda l’altro tema chiave, la formazione, «daremo vita a una piattaforma con corsi a catalogo a vantaggio di tutte le aziende aderenti». E per finire il consigliere ricorda il progetto dedicato alla formazione dei giovani con l’istituzione dell’ITS di Verona, i cui corsi prenderanno il via in ottobre, nell’ambito del polo di alta formazione per il settore cartario e cartotecnico, sviluppato con Istituto San Zeno di Verona e ITS Meccatronico Veneto, a cui seguirà un’analoga iniziativa in Toscana.

Carta reale e carta percepita

L’assemblea è l’occasione anche per presentare i risultati dell’indagine condotta nell’ambito del progetto globale Two Sides che, con la campagna “Naturalmente io amo la carta”, si pone l’obiettivo di comunicare la sostenibilità di carta e stampa, e trova il sostegno delle tre associazioni federate, partner del progetto. L’indagine, intitolata “Carta e ambiente. Sfatiamo i luoghi comuni”, dedicata alla percezione e agli atteggiamenti dei consumatori nei confronti della carta, è stata condotta nella primavera di quest’anno in otto Paesi europei, Italia compresa.

Dai risultati, presentati da Fabrizio Savorani di Two Sides Italia, è emerso come vi sia ancora un enorme divario tra il pensiero dei consumatori e l’operato dell’industria del settore, soprattutto in tema alla comprensione dei valori del riciclo e della forestazione. Da qui, spiega Savorani, l’importanza di ribadire i concetti portati avanti dalla campagna di Two Sides, ovvero «che la carta è il materiale più riciclabile e riciclato, che il suo consumo è sostenibile e che le foreste non solo non risentono di tale consumo ma che, anzi, la loro superficie aumenta grazie all’industria cartaria».

Una percezione quindi da modificare, anche in virtù del fatto che, di contro, la carta dimostra di esercitare ancora un certo fascino sui consumatori. L’indagine ha posto in luce come i consumatori prediligano la lettura di libri, riviste e giornali su carta piuttosto che sul digitale – il 70% degli intervistati la ritiene più piacevole –, mentre le notizie riscuotono un’attendibilità maggiore se scritte su carta – per il 32% contro un 15% che invece preferisce affidarsi all’informazione digitale. Un materiale, dunque, che ha ancora tanto successo, ma che si deve liberare di luoghi comuni e preconcetti errati. Su questo vi è la consapevolezza dell’intera Federazione di dovere ancora lavorare molto.

A concludere i lavori dell’assemblea, la tavola rotonda moderata da Gabriele Cirieco (Strategic Advice), nella quale si confrontano sui temi dell’economia circolare e delle nuove opportunità aperte delle tecnologie Michele Amigoni (Barilla), Alessandro Bompieri (RCS) e Pier Benzi (Artefice Group), portando ognuno l’esperienza maturata nel proprio ambito professionale.