La carta è il prodotto più riciclato in Europa, con un tasso di riciclo che nel 2013 ha raggiunto la cifra record del 72%. L’industria cartaria ha fortemente contribuito a questo risultato: il 54% della materia prima dall’industria cartaria proviene infatti da carta e cartone riciclato, utilizzata prevalentemente per la produzioni di carta per usi industriali. Sebbene l’efficienza del processo di riciclaggio abbia raggiunto valori di assoluto rispetto, a valle del processo di riciclaggio della carta rimane un 7% di materiali non riutilizzabili, composto in prevalenza da materia plastica eterogenea, che costituiscono lo scarto di pulper.
Il Distretto Cartario lucchese comprende circa 120 imprese con oltre 6.200 dipendenti, con un fatturato di circa 3 miliardi e 850 milioni di euro l’anno e un indotto economico che si estende a diversi settori; la produzione di scarto di pulper – lo scarto industriale delle cartiere che utilizzano macero – ammonta a circa 100.000 ton/anno, che viene smaltito in discarica o presso impianti di termovalorizzazione, con costi ambientali ed economici elevati e non più sostenibili.
Eco-PulpPlast è il progetto che ha partecipato al bando Life Environment and Resource Efficiency, coordinato da Lucense, che mira a dimostrare la possibilità di riciclare tale scarto attraverso la realizzazione di un impianto dimostratore su scala industriale volto a testare una tecnologia innovativa di recupero di plastiche miste per la produzione di materiali e prodotti «plastica seconda vita.»
Oltre a essere un modello virtuoso di economia circolare e di simbiosi industriale, Eco-PulpPlast, che durerà in tutto 30 mesi, rappresenta un esempio concreto e innovativo di quanto possa essere messo in atto a livello locale grazie alla collaborazione tra diversi soggetti del territorio.
I principali obiettivi del progetto sono:
- Ridurre progressivamente, fino ad azzerarla, la quantità di scarto di pulper inviata a inceneritori e discariche, arrivando così ad un industria a rifiuti zero;
- Produrre nuovi materiali e prodotti in “plastica seconda vita” a partire dallo scarto di pulper delle cartiere, miscelato con altri materiali plastici da riciclo;
- Riutilizzare i nuovi materiali e nuovi prodotti a livello locale, sia come pallet per l’industria della carta che come pellet per il settore della plastica, diventando un esempio virtuoso di economia circolare e di simbiosi industriale.
Partner dell’iniziativa sono:
Selene, capofila, tra le aziende in Italia nel settore degli imballaggi flessibili in plastica e fortemente impegnata nel riutilizzo di plastica da recupero; Lucense, organismo di ricerca e soggetto gestore del Polo di Innovazione di Regione Toscana per il settore cartario, con al suo interno il laboratorio CQC – Centro Qualità Carta, riferimento in Italia per l’industria cartaria; Serv.Eco., consorzio delle cartiere del Distretto Cartario lucchese che opera su tematiche di interesse ambientale; Zero Waste Europe Foundation, rete Europea di soggetti che aderiscono al principio dei rifiuti zero e presieduta da Rossano Ercolini, vincitore nel 2013 del Goldman Prize award.
Progetto molto interessante per il recupero degli scarti della plastica provenienti dalla lavorazione della carta,dando nuova vita agli stessi e portare a rifiuti zero gli scarti delle cartiere, che negli anni 80 trovavamo ovunque in luoghi semi deserti scaricati da trasportatori senza scrupoli,poi la regolamentazione sui rifiuti a dato una svolta alla ricerca del recupero,grazie per questo sviluppo e l’attenzione rivoltal’ambiente !