Carta&Cultura

Forme Per Carta Mano: la seconda tappa si è svolta a Roma

Martedì 11 febbraio 2014 la Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie di Fabriano

(AN), è stata ospitata dall’ICCD – Istituto Centrale per il Catalogo e della Documentazione (Ministero per i Beni e le Attività Culturali

MIBAC) di Roma per la seconda tappa relativa al progetto promosso dall’Istituto cartario, Le forme delle cartiere fabrianesi nella storia

della carta occidentale. Dagli antichi mastri modulari ai formisti dell’era industriale, che produrrà uno studio collettaneo sulle forme per la

fabbricazione della carta a mano.

Con il primo incontro del 7 novembre 2013 a Fabriano (AN), nella storica sede delle Cartiere Miliani, tra storici, ricercatori, studiosi in ambito

cartario, funzionari dell’ICCD e della Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantrologici delle Marche chiamati a collaborare e

confrontarsi come organi di consulenza tecnico-scientifica, si è costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare che affronterà il tema “forma” da tutti i punti di vista storico, tecnico-scientifico, antropologico, nonché meramente pratico, rivolto quindi alla conoscenza del bene “forma”, alla sua tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione. Da mesi, esperti nel settore della fabbricazione della carta a mano stanno raccogliendo, dai n. 1.553 esemplari di “forme” (n. 2.288 in totale compresi i doppioni) datati dal 1840 ca., tutti i dati indispensabili ai fini di una catalogazione ad alto livello tecnico-scientifico, nel rispetto degli standard catalografici nazionali dettati dall’ICCD che ha il compito di gestire il Catalogo generale del patrimonio archeologico, architettonico, storico artistico e etnoantropologico nazionale.

L’ICCD, infatti, ha riconosciuto la validità dei requisiti tecnico-scientifici dell’Istituto cartario e, il 22 luglio 2013, ha nominato la Fondazione G. Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienza Cartarie, “Ente Schedatore”, cioè ente che pianifica, organizza e svolge le campagne di catalogazione ed è responsabile della redazione, della digitalizzazione e dell’aggiornamento delle schede di catalogo, titolo solitamente rivolto a soprintendenze, regioni, provincie, università, ecc.

Il progetto, quindi, si evolve e a Roma presso l’ICCD erano presenti anche il Direttore del Museo della Carta di Pietrabuona – Pescia (PT), i funzionari della Soprintendenza per i Beni Storici Artisti ed Etnoantropologici per le Marche e per la Toscana, al fine di mettere a confronto le esperienze nel campo della catalogazione del patrimonio cartario.

 

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