Rosa Filippini ha reso noto durante l’assemblea annuale di Assocarta (25 giugno scorso, ndr) di aver scritto al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, presentandogli la proposta d’avvantaggiare sul mercato i prodotti industriali che garantiscono un livello d’intensità energetica inferiore rispetto a un determinato benchmark. Il punto di partenza di questo meccanismo è rappresentato dai parametri di riferimento già esistenti nella UE come benchmark circa l’intensità carbonica per unità di prodotto. In pratica per i prodotti che sono al di sotto del benchmark si prevede che sia applicata un’aliquota Iva al di sotto di quella normale che è del 22%, per circa 5 punti. Per i prodotti che stanno intorno al benchmark l’aliquota rimarrebbe la stessa, mentre per quelli nettamente al di sopra sarebbero applicati 5 punti di Iva in più. Il sistema interesserebbe sia le produzioni Ue, sia a quelle che provengono da fuori e sarebbe quindi compatibile con le regole del Wto.