Il PaperExpo di quest’anno vuole dare spazio alle carte «alternative», considerate tali per le materie prime usate, o per le fonti energetiche, o per le finalità sociali. Sono carte che hanno storie da raccontare, legate alla consapevolezza ambientale, alla sostenibilità ma anche a progetti di impegno sociale. Accanto a queste carte, saranno esposti le materie prime di cui sono costituite, schede informative e prodotti finiti.
Ecco una breve presentazione dei prodotti esposti:
- Carte prodotte con energia eolica, come Superfine, realizzata negli USA.
- Carte ottenute recuperando trucioli di sughero dalle lavorazioni primarie, come la Sughero.
- Carte prodotte in parte con scarti di lavorazioni agro-industriali (agrumi, mais, kiwi, caffè, olive, nocciole) come Crush, o con fibre vegetali provenienti da alghe come Alga Carta; oppure con fibre di piante annuali, per es. bambù, cotone e bagassa (ricavata dalla frantumazione della canna da zucchero), quindi senza l’impiego di alberi, come Shiro Tree Free.
- Carte prodotte con 100% di fibre riciclate post-consumer (carta da macero), come Shiro Echo, oppure la RC, le cui fibre non sono deinchiostrate.
- Carte fatte a mano con le fibre di piante autoctone della regione di Cordoba in Argentina (banano, tabaquillo, cactus, paglia selvatica, uva, ecc.). Ogni foglio è esso stesso un’opera d’arte, frutto di una rigorosa ricerca sulle fibre naturali, e prodotto artigianalmente con grande passione. Queste carte hanno ricevuto numerosi riconoscimenti per la qualità e il contenuto innovativo. Completano l’esposizione alcuni quadri dell’artista argentino Hector Felix Rodriguez, prodotti con le stesse fibre della carta.
- Carte fatte a mano delle Ande (Mato Grosso), con linters di cotone peruviano, frutto di un innovativo progetto di impegno sociale a favore del recupero di giovani di una zona altamente disagiata.
- Carte ottenute dallo sterco di elefante, Elephant Dung Paper, prodotte in Sri Lanka, nate con l’obiettivo di preservare gli elefanti, utilizzandoli come risorsa sostenibile, e contemporaneamente migliorare la situazione socio economica della popolazione che vive nelle zone rurali.
- Carte fatte di pietra, come la sorprendente Repap, dal tatto incredibilmente vellutato e dalla consistenza molto soft, prodotta a Taiwan.
Completerà il percorso una raffinata esposizione di suggestivi stampati e preziose scatole di Grafica Valdarno.
L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con Cordenos, Favini, Grafica Valdarno, Icma, Mohawk, Schellerhammer, Paper&People e con il patrocinio del Consolato della Repubblica Argentina.