L’industria cartaria europea ha recentemente diffuso una versione aggiornata della Roadmap 2050 definendo il percorso e gli investimenti necessari per tagliare le emissioni di carbonio dell’80% creando al contempo un aumento del valore aggiunto del 50%. La Roadmap pianifica la necessità di 44 miliardi di Euro (40% in più rispetto ai livelli attuali di investimento) per trasformare l’industria in Europa e condurla a una low-carbon bio-economy entro il 2050. L’industria cartaria europea è stata pioniera nel 2011 con la pubblicazione della prima Roadmap per un’industria low-carbon. Il cartario, che è oggi il primo settore ad aver un programma per portare avanti tale trasformazione, riafferma la sua visione di riduzione delle emissioni e di crescita come compatibili e chiede un miglior allineamento di normativa, ricerca e condizioni di finanziamento che diano impulso agli investimenti in Europa.
Nella direzione di stimolare gli investimenti va il Piano Industria 4.0 lanciato dal Governo Italiano con la Legge di Stabilità 2017: «Un’importante iniziativa di politica industriale fortemente voluta da Confindustria e dalle imprese che con il meccanismo del super ammortamento e iper ammortamento premia l’innovazione, quella digitale in particolare», ha commentato Massimo Medugno, DG di Assocarta, che prosegue «tuttavia, per un’industria capital intensive e industrial intensive quale è quella cartaria, i cui i cicli di investimento sono molto lunghi, tali misure dovrebbero essere estese e prolungate per i prossimi anni».