Cuscinetti

Scacco all’usura con i cuscinetti SKF Explorer WR

Già alla fine degli anni 90 SKF aveva introdotto i cuscinetti Explorer, versione che grazie ai materiali, ai trattamenti termici e ai processi produttivi ottimizzati aveva permesso l’incremento della capacità di carico per quasi tutte le tipologie di cuscinetti orientabili a rulli e CARB presenti a catalogo, rispetto alle versioni precedenti.

Alla luce dei risultati positivi in termini di maggior durata di servizio, da allora molte tipologie di cuscinetti SKF vengono prodotte in esecuzione Explorer, come ad esempio i cuscinetti radiali rigidi a sfere, a contatto obliquo, cuscinetti a rulli conici, orientabili a rulli, CARB e a rulli cilindrici.

Grazie a questi miglioramenti sono stati minimizzati gli effetti di una lubrificazione poco efficiente, così come quelli della contaminazione che potrebbe presentarsi all’interno del cuscinetto. È stato inoltre ridotto l’attrito e l’usura dei materiali migliorando le prestazioni sul campo. La classe di performance Explorer è diventata quindi sinonimo di qualità e affidabilità.

Negli ultimi anni SKF ha migliorato ulteriormente gli standard qualitativi dei cuscinetti orientabili a rulli. Un esempio in questa direzione è l’esecuzione Upgrade Explorer WR (Wear Resistant), che oggi rappresenta il top di gamma e uno standard per queste famiglie di cuscinetti.

Considerando il binomio durata operativa-performance, l’esecuzione SKF Explorer WR si è fatta strada nel panorama di cuscinetti che normalmente vengono impiegati in ambienti sfidanti come il pulp&paper. Un esempio in questa direzione sono i cuscinetti orientabili a rulli, CARB e assiali orientabili a rulli, che devono garantire affidabilità in presenza di umidità, getti d’acqua, vapore a differenti temperature, il tutto in condizioni di elevata contaminazione solida e liquida.

Rispetto all’acciaio impiegato per i cuscinetti SKF Explorer, l’acciaio per i cuscinetti di nuova generazione WR presenta un equilibrio superiore tra durezza e tenacità.

La minore quantità di ossigeno nella fusione dell’acciaio (100 Cr6), il suo reticolo fitto e compatto e i processi di tempra bainitica “XBite II” hanno permesso al cuscinetto un incremento di durezza di 1-2 gradi HRC, minor usura nel tempo, migliori performance in termini di sviluppo di calore e di vibrazioni.

La superiorità dei cuscinetti in questa esecuzione è stata inoltre convalidata da enti di certificazione come ad esempio Germanischer Lloyd (rif. certificato 72736 del 10/05/2006) e Det Norske Veritas (rif. CPN-1441-1 del 10/05/2006).

Grazie a queste caratteristiche, viene inoltre generalmente garantito al cuscinetto un meccanismo di danneggiamento sicuro, con un graduale impatto sugli anelli, permettendo così ai manutentori le opportune valutazioni e azioni per sostituire i cuscinetti durante le fermate programmate senza impattare sulla produzione.

Questo perché il reticolo fitto e compatto dell’acciaio ha permette di allontanare le fratture improvvise e quindi di rallentare la propagazione della sfaldatura.

Entrando nel particolare di alcune applicazioni da cartiera si possono citare ad esempio l’utilizzo di cuscinetti per monolucidi e per cilindri di seccheria, dove i cuscinetti lavorano ad alte temperature.

L’utilizzo dell’esecuzione WR è diventato uno standard dove prima veniva utilizzato l’anello interno cementato (suffisso HA3). Un esempio viene fornito dai cilindri di seccheria i quali, qualora fossero opportunamente isolati dal vapore che li attraversa o qualora la temperatura del vapore fosse inferiore a 170°C, vengono generalmente equipaggiati con cuscinetti SKF orientabili a rulli e CARB in esecuzione WR.