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Assocarta sul rincaro delle carte igienico-sanitarie

Con riferimento alle recenti notizie di stampa e TV riguardanti il rialzo (del 44%) dei prezzi delle carte-igienico sanitarie, Assocarta spiega l’incidenza del costo delle materie prime e dell’energia sui costi dell’industria cartaria.

Il prezzo medio annuo del gas naturale, passato dai 10,4 €/MWh del 2020 ai 45,8 €/MWh del 2021, nel 2023 ha visto un calo di prezzo (43 €/Mwh) ma l’incidenza del costo del gas sul fatturato, passata dal 4,2% del 2020 al 30,2% nel 2022, nel 2023 si è collocata sul 12,1%, oltre il doppio del periodo pre-pandemia (6% nel 2019).

A fine 2023 le quotazioni della fibra corta (eucalipto) in dollari risultavano superiori a quelle pre-rincari di fine 2020 del 56% (+74% la variazione in euro). La nuova fase di rincari è proseguita in gennaio (1.140 $/ton), febbraio (1.220 $/ton) e marzo 2024 (1.300 ton), tornando in prossimità dei massimi registrati nel 2022. Per la fibra lunga (NBSK), la situazione è analoga con quotazioni di fine 2023 in dollari che risultavano superiori a quelle pre-rincari del 55% (in euro del +68%). Tendenza al rialzo proseguita nei primi mesi 2024: 1.350 $/ton in gennaio, 1.380-1.400 $/ton in febbraio, 1.450-1.470 $/ton in marzo, livelli prossimi alle quotazioni massime registrate nell’estate 2022.

«Come settore italiano produciamo carte igienico-sanitarie in una cornice di pesanti costi energetici frutto della messa al bando del gas russo e di una domanda mondiale di fibre molto sostenuta e legata ai mercati asiatici che fa lievitare i costi delle cellulose. Questo settore merceologico vede l’Italia come primo produttore europeo» afferma Lorenzo Poli, Presidente di Assocarta. «Un primato va inserito in un contesto normativo europeo e nazionale riguardante le materie prime fra i più rigorosi a livello mondiale, in termini di sostenibilità ambientale», precisa Poli.

«L’industria cartaria in generale, ma quella europea e italiana in particolare» spiega Poli «utilizza unicamente cellulosa di cui è verificata la provenienza e il rispetto delle normative nazionali a tutela delle foreste, come previsto dal regolamento europeo 995 del 2010 (c.d. Due Diligence). Non vi è quindi modo di trovare in Italia e in Europa carta che possa essere in qualche modo collegata ai tragici fenomeni di deforestazione, da cui il settore è estraneo. A questo si aggiunge che circa il 90% delle fibre è certificato dai sistemi FSC/PEFC (sistemi che garantiscono che il bosco sia gestito in modo sostenibile), mentre numerose tipologie di carta igienica accedono ai criteri specifici Ecolabel introdotti dalla Commissione Europea».