«La Federazione Carta e Grafica chiude un 2017 positivo, con risultati che ribadiscono la vitalità del settore e il suo peso rilevante nell’economia nazionale pari all’1,4% del PIL con circa 170 mila addetti diretti» commenta Pietro Lironi, presidente della Federazione Carta e Grafica.
Dai preconsuntivi, elaborati dal Centro Studi della Federazione, il fatturato complessivo a fine 2017 risulta di 24,1 miliardi di euro, in aumento dell’1,6% rispetto all’anno precedente. Sull’andamento favorevole hanno inciso principalmente le vendite interne, a quota 14,8 miliardi di euro e in progresso del 2,6% rispetto al 2016, con una sensibile accelerazione nella seconda parte dell’anno (+6,4 e +8%, rispettivamente nel terzo e quarto trimestre). Sostanzialmente stabili i valori dell’export (+0,1% nei 12 mesi), che consolidano i livelli già ragguardevoli del 2016. Sui dati complessivi di fatturato incide anche la lievitazione dei costi sostenuti dalle cartiere per l’approvvigionamento delle materie prime vergini e per le carte da riciclare di qualità.
«Le dinamiche dei diversi segmenti della filiera evidenziano il persistere della debolezza per il settore grafico» spiega Lironi «parzialmente compensata dalla ripresa della produzione di libri, mentre segna buoni risultati l’imballaggio, con progressi legati alla positiva intonazione della domanda dei settori a valle, anche attraverso lo sviluppo dell’e-commerce. In crescita anche il comparto cartotecnico e trasformatore».
«Da notare – aggiunge Lironi – l’incremento della vendita di macchine sul mercato interno (+6,9%) , che ben fotografa gli effetti delle misure legate al piano Industria 4.0 a supporto dell’innovazione. Il fatturato del comparto cartario cresce ben oltre il 5% soprattutto in seguito alla necessità di recuperare anche i costi di approvvigionamento della cellulosa. Ci aspettiamo che il 2018 prosegua in sintonia con i risultati del 2017 e coerentemente alle previsioni sul PIL che sono finalmente di una crescita abbastanza sostenuta anche per l’Italia».
«Quanto allo scenario politico, oggi quanto mai incerto dopo le elezioni, aggiungiamo la nostra voce a quella chiaramente espressa da Confindustria alle Assise di Verona, prima del voto: è fondamentale che il nuovo Governo, qualunque esso sarà, non smonti quanto di buono fatto in questi anni, a partire dal Jobs Act e dalle misure del Piano Nazionale Industria 4.0» sottolinea il Presidente della Federazione Carta e Grafica.
«Per quanto concerne i nostri settori, riteniamo che il sostegno alla lettura continui a rappresentare una priorità del Paese e auspichiamo che il bonus 18enni venga confermato e affiancato anche da una misura più universale possibile in termine di cittadini coinvolti, che preveda detrazioni fiscali per l’acquisto di libri e giornali. Sul fronte industriale, c’è invece l’esigenza ineludibile di completare la transizione verso un’economia circolare con l’ampliamento delle capacità di trattamento degli scarti del riciclo. La nostra filiera, infatti, vanta un alto tasso di circolarità: il 55% delle materie prime sono riciclate e nell’imballaggio il riciclo è all’80%1», spiega infine Lironi.
Queste tematiche saranno al centro dell’Assemblea della Federazione Carta e Grafica in programma a Milano il prossimo 30 maggio, nell’ambito della fiera internazionale Print4All, durante la quale verrà presentato anche uno specifico rapporto sull’innovazione Industria 4.0 nell’intera filiera, comprensivo di linee guida specifiche per i tre comparti che compongono la Federazione.
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