Oltre 300 ragazzi coinvolti, 15 tra licei, istituti tecnici e professionali di cinque Regioni e sei tra Centri di ricerca e Centri di consulenza energetica integrata Enea quali sedi ospitanti: sono questi alcuni dei numeri che caratterizzano i nuovi percorsi Enea di Alternanza Scuola-Lavoro (ASL). L’iniziativa è stata presentata nella «Giornata Inaugurale dell’Alternanza Scuola-Lavoro» che si è tenuta presso la sede centrale dell’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile con la partecipazione di docenti, studenti e ricercatori oggi, 28 aprile.
I progetti formativi copriranno i diversi settori di attività dell’Enea, fra i quali l’efficienza energetica, l’uso efficiente delle risorse e la simbiosi industriale, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, le tecnologie hi-tech, il cambiamento climatico, la produzione di energia da fonti rinnovabili, il risanamento e la ristrutturazione urbanistica, ma anche il trasferimento tecnologico, le nuove forme di imprenditorialità e la redazione di testi scientifici.
I percorsi ASL sono una delle attività previste dal Protocollo su «Educazione allo sviluppo sostenibile, alla cooperazione internazionale e al rafforzamento del rapporto tra scuola e mondo del lavoro» firmato lo scorso anno fra Enea e Miur.
«Iniziamo oggi un’attività impegnativa, certo, ma che, unita all’entusiasmo con cui da sempre l’Enea ha accolto i progetti che avvicinano i giovani al mondo della ricerca scientifica e tecnologica, saprà arricchire il bagaglio di conoscenze di questi ragazzi e consolidare il ruolo di attore di sviluppo del Paese dell’Agenzia», ha sottolineato il presidente, Federico Testa.
«L’obiettivo dell’Alternanza Scuola-Lavoro – ha spiegato la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli – è aprire gli occhi delle nuove generazioni sul futuro. Consente loro di fare esperienza diretta di un mondo che avvertono distante nel tempo, ma al quale si orientano già nel presente con le scelte che compiono durante il loro percorso di formazione. Grazie a questa misura, che abbiamo reso obbligatoria con la Buona Scuola, le studentesse e gli studenti possono mettersi alla prova, sviluppare competenze e abilità utili per il domani, conoscere i meccanismi del mercato del lavoro. E, nel caso specifico dell’iniziativa messa in campo da Enea, scoprire le ricadute dirette, in termini di crescita e sviluppo, dell’attività di ricerca, motore di progresso del Paese. Stiamo lavorando per formare cittadine e cittadini protagonisti del domani. E lo stiamo facendo insieme, ciascuno per il proprio ruolo e per la propria parte».
L’Enea si è dotata internamente di specifiche Linee Guida ASL a seguito della legge sulla «Buona Scuola» che prevede l’obbligo per i ragazzi delle scuole superiori di sperimentare un percorso di orientamento che alterni ore di studio e di formazione in aula a ore di attività pratica all’interno delle strutture pubbliche o private ospitanti.
Nello specifico, i primi corsi in programma sono dedicati a: tecniche di laboratorio per l’analisi di sostanze chimiche e fisiche e valutazione del rischio per la salute umana; misure elettriche ed elettroniche e misure ottiche; tecnologie di valorizzazione energetica: produzione di biometano a elevata purezza dalla digestione anaerobica di biomasse; infrastrutture ICT nelle reti scientifiche di eccellenza; gestione della sicurezza nei laboratori di ricerca: i rischi chimici e le radiazioni ionizzanti.
Sulla base dell’offerta formativa proposta, le istituzioni scolastiche potranno richiedere il percorso formativo di interesse che, a partire da settembre, sarà consultabile online. Un’apposita convenzione regolerà i rapporti e le responsabilità dei soggetti coinvolti, secondo standard normativi. Anche gli stessi studenti saranno coinvolti impegnandosi a sottoscrivere in prima persona un patto/progetto formativo relativo alle attività previste nello specifico percorso ASL.