Formazione

Ricerca e sostegno di progetti imprenditoriali: il Polo Tecnologico Lucchese, «hub» nell’innovazione

Il Polo Tecnologico Lucchese ha avviato un progetto di scouting e recruitment di progetti imprenditoriali innovativi. La missione del Polo Tecnologico è quella, infatti, di sostenere lo sviluppo del territorio promuovendo l’innovazione e il trasferimento tecnologico a supporto della competitività delle imprese, la creazione e l’incubazione di nuove imprese innovative in particolare nelle aree Information Technologies (settore trasversale che interessa vari mercati di sbocco e che è di particolare rilevanza, soprattutto per alcuni comparti economici quali il cartario), edilizia sostenibile, tecnologie energetiche e nanotecnologie.

Il Polo Tecnologico Lucchese può realizzare la sua mission svolgendo un ruolo di «hub dell’innovazione» in molteplici forme:

  • con i servizi di vario livello offerti alle imprese;
  • attraverso l’organizzazione di eventi di innovazione mirata su temi di interesse particolarmente sentiti;
  • creando momenti di incontro fra start up e aziende del territorio;
  • organizzando corsi di formazione, seminari, eventi dal format innovativo;
  • garantendo infrastrutture che facilitino la creazione di spin off da parte di imprese sul territorio di contenuto innovativo.

È possibile richiedere l’insediamento all’interno del Polo Tecnologico Lucchese facendo domanda per l’«incubatore» o per l’«acceleratore», a seconda che si tratti di neoimpresa (costituita da non oltre 36 mesi) o un’impresa matura.

Per l’insediamento negli incubatori è necessario essere un’impresa costituita da non oltre tre anni, svolgere attività nei settori prevalenti dei singoli Poli tecnologici (ICT, bioedilizia, tecnologie energetiche, nanotecnologie), avere un progetto imprenditoriale innovativo in tali settori, e se l’impresa è una Spin off di un ente partner è sufficiente il rispetto dei soli requisiti anagrafici (costituzione da non oltre 36 mesi). Il progetto della Regione Toscana «Start Up House» prevede che le nuove imprese giovanili possano ottenere un contributo a fondo perduto pari al 100% per spese di consulenza e di insediamento temporaneo in un incubatore regionale.

Invece l’insediamento negli acceleratori è accessibile a imprese di ogni tipo, dimensione ed età che intendano sviluppare progetti innovativi nei medesimi settori di attività previsti.

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